Morrigan Sinclair

Jessica Sikosek

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    Phasmatos tribum, salve sorce das.
    Morrigan Sinclair
    name Il nome Morrigan appartiene a una dea della mitologia celtica nota come la grande regina, guerriera che spesso appariva sotto forma di corvo. Mia nonna decise di darmi questo nome proprio per la sua importanza, voleva avessi un nome significativo. Sinclair è un conome abbastanza conosciuto nella comunità di New Orleans, appartiene alla nostra famiglia da generazioni, c'è sempre qualche storia da raccontare sulle streghe della mia famiglia.
    birth Sono nata il 3 ottobre 1992, poco dopo l'equinozio d'autunno. Durante le prime settimane dopo l'evento autunnale nell'etere si accumula tanta di quell'energia da non essere contenuta e le streghe che nascono in quei giorni sono particolarmente potenti.
    current Vivo nella vera città che non dorme mai, nella meravigliosa e caotica New Orleans, dove trovi sempre qualcosa da fare, soprattutto di notte, e non parlo delle solite cose, ma di cose che non possono che stupirvi. Qui lavoro nel negozio di famiglia, il Moon Goddess Emporium. Vediamo oggetti esoterici - libri, amuleti, pietre, ma anche articoli di erboristeria - e offriamo consulenza magica, come la lettura dei tarocchi o della sfera di cristallo, per i più credenti ogni giovedì sera, si organizzano riunioni peculiari: avete mai usato una tavola Ouija?
    orientation Di natura ho un orientamento negativo, ma a tratti non vi sembrerà così grave. Ho un atteggiamento neutrale nella maggior parte dei casi, ma vi auguro di non diventare miei nemici.
    kind I am light, I am one too strong to fight. Return to dark where shadows dwell, you can not me drag to hell. Now go away, and leave my sight, take with you this endless night. - questa è stato uno dei primi incantesimi che ho imparato, mia nonna me lo insegnò per scacciare via l'uomo cattivo ma in realtà serve anche a scacciare anche qualcosa di più potente. Appartengo a una delle famiglie di streghe più potenti del paese, mia nonna è una discendente diretta della famosa regina del voodoo. Non mi è stata mai nascosta la mia natura, ne sono stata mai privata dei miei poteri, ho abbracciato il mio destino sin da bambina: essere una strega è una cosa fantastica!
    ability Tutte le streghe di New Orleans appartengono a delle congreghe a capo delle quali c'è una strega potente, mia nonna è a capo di quella del quartiere francese e qualsiasi atto di magia venga commesso all'interno di questo lei lo avverte. La nostra congrega è nota nel praticare la magia ancestrale, ogni strega trae forza dai propri antenati consacrati e sepolti nel quartiere francese di New Orleans. Dal momento che i resti dei nostri antenati sono la fonte del nostro potere, se lasciamo la città la nostra eredità soprannaturale diminuisce, di conseguenza siamo più deboli, a meno che non ci troviamo in qualche luogo abitato in passato da qualche nostro antenato. La nostra congrega è la più grande del paese conosciuta finora, con decine di membri di diverse età e di diverse famiglie e linee di sangue, ma non tutti praticano la magia allo stesso modo, ci sono diverse fazioni all'interno della congrega, ciascuno con i propri punti di vista. Il nostro credo si basa sul concetto della triplice dea, che consiste nella visione della divinità femminile come manifestatasi in tre forme, quella della fanciulla, della madre e quella dell'anziana, abbinati alle tre fasi della luna crescente, la luna piena e la luna calante. Più la discendenza di una strega sarà radicata, più potente sarà la sua magia. Ogni famiglia possiede un GRIMORIO, un antico libro contenente tutti gli incantesimi realizzati dalle antenate e le note più importanti da poter prendere in considerazione, nella maggior parte dei casi i rituali vengono svolti mediante l'utilizzo di oggetti come candele, cristalli e amuleti. Grazie a quello che ho imparato fino ad ora posso incanalare l'energia concentrandomi su eventi celesti, posso evocare un elemento, una persona, uno spirito, manipolare gli elementi di aria, terra, fuoco e acqua, prevedere eventi e manifestazioni future, creare pozioni mistiche e talismani particolari e controllare gli eventi del flusso magico, ma so fare anche altre cose banali, come leggere le CARTE, leggere il futuro tramite la mano, oppure sciogliere e legare sortilegi attraverso talismani. Come ho già detto essere una strega è una cosa fantastica ma bisogna comunque stare attenti, l'uso eccessivo della magia potrebbe portare a diversi disturbi, come epistassi, mal di testa, svenimenti e nei casi estremi, la morte.
    family Se chiedete a chiunque, nel quartiere francese, chi è una Sinclair vi racconteranno una serie di storie e leggende su di noi. Siamo sempre state temute, rispettate, ma anche amate, la città conta sulla nostra protezione, anche se personalmente non ho ancora fatto niente di relativamente significativo, eccetto nascere. La mia congrega è molto conosciuta, ma della mia famiglia siamo rimaste soltanto io, mia nonna... e mia madre, ma lei non vive più tra noi, la invochiamo.
    CyhvRFq
    Aveva gli occhi un poco dilatati, ma non certo per paura. Quegli occhi assorbivano ed esprimevano ogni cosa. Era animalesca, lei, oltre che umana - Bukowski. Mi riconosco molto in questa citazione, sia spiritualmente che fisicamente, infatti, spesso mi hanno detto che il colore dei miei occhi è così intenso da far paura, ci ho anche giocato su questa cosa qualche volta, inventandomi storie agghiaccianti, ho una spiccata fantasia. Parlarvi di me non sarà semplice, non perché mi reputo una persona complicata, anzi proprio per l'esatto contrario, ma ho un carattere così particolare che vi incuriosirà, forse. In genere stare al centro dell'attenzione mi piace in rare occasioni, anzi, mi piace tanto ma solo quando lo decido io, a modo mio. Ho quasi ventisette anni ma ne sento circa sette in meno. Ho un appetito sessuale abbastanza vorace, sono lunatica e cambio spesso idea sulle cose, questo però è in parte merito della mia ascendenza alla luna. Questa mia volubilità mi spinge a fare cose poco raccomandabili e per farle talvolta mi servo della magia, cosa che qualche noiosa strega reputa sbagliata, nella mia famiglia non è mai stata un'imposizione questa, almeno non fino all'arrivo dei guai di mia madre, che ha determinato per forza di cose dei limiti. La magia va usata coscientemente, ma la natura ci ha offerto questo dono anche per goderne e alla fine io non faccio davvero male a qualcuno, se questi non lo merita, mi ci diverto di tanto in tanto proprio perché amo praticarla. Mi piace apprendere e lo faccio anche rapidamente, più so dell'occulto e più mi interessa praticarne, in particolare trovo interessante il voodoo, che nella mia famiglia ha radici solide. Mi reputo una donna determinata e molto coraggiosa, non mi lascio condizionare mai dalla paura, neanche dinanzi a qualcosa di veramente pericoloso, questo perché io stessa mi reputo pericolosa grazie a ciò di cui sono capace, ma talvolta questa cosa mi frega. Il coraggio e la lealtà sono le caratteristiche che più mi distinguono, non tradirei mai qualcuno che amo, ma questa è un particolarità di tutte le donne della mia famiglia, che in passato ci si è anche rivolto contro. Non mi apro mai con gli altri molto, mi affido molto alle sensazioni, considero molto importante la prima impressione che mi da una persona, al contrario io appaio antipatica e fredda, talvolta addirittura indifferente, quindi bisogna faticare un po' prima che io appaia piacevole. Sono molto vivace, sembra banale, ma una volta entrati in confidenza con me nessuno corre il rischio di annoiarsi, e quando voglio mostro anche il mio lato dolce. La furbizia è una delle mie migliori qualità, senza contare che mi ha tirato fuori dai guai un milione di volte e continua a farlo tutt'ora!


    KOCM2sA
    Mia nonna Sabine è l'attuale reggente della nostra congrega, in quanto tale avverte il potere ancestrale più delle altre streghe, riesce a sentire quando qualcuno usa la magia nel quartiere perché è in diretto contatto con i nostri antenati - non riuscivo mai a nasconderle niente quando ero più piccola. In quanto lei stessa nipote della famosa regina del voodoo di New Orleans, conosce la soluzione a molte cose e non smette mai di istruirmi. Mi reputo molto fortunata ad averla come guida, ma sopratutto ad averla avuta come madre. E' stata lei è a crescermi, poiché la donna che mi ha messo al mondo, sua figlia, ha fatto troppe scelte sbagliate finendo per essere emarginata, allontanata da tutto e da tutti per l'incolumità delle persone. Siamo una famiglia un pò particolare, ma ognuno ha i propri scheletri nell'armadio. Da anni mia nonna vive con la paura che io diventi come mia madre, dopotutto, essendo sua figlia, ho ereditato molto del suo carattere, e ad aggravare la situazione nel mio corredo genetico ci sono i tratti di mio padre, il che la spinge a odiarmi qualche volta, durante i litigi, perché Sabine non lo ha mai potuto sopportare e tutt'ora lo detesta. Quel che mi ripete sempre è "per fortuna ti hanno fatto così bella" in recrimina al fatto che ho un carattere difficile. Per quanto io possa essere coraggiosa aspiro al suo modo di esserlo, e sopratutto le invidio la pazienza. La figura più importante nella nostra famiglia, da generazioni, è sempre stata la donna, mia madre è stata cresciuta da mia nonna, lei stessa venne cresciuta da tre sue zie, e queste stesse dalla loro madre, così via, fino ad arrivare a me, ultima discendente della famiglia, per ora, che sono stata cresciuta da lei. Gli uomini hanno sempre avuto un ruolo secondario nell'educazione delle donne Sinclair, ma non per imposizione delle madri, avveniva in modo naturale e senza pretese, quasi come se l'incantesimo scagliato da una strega potente contro una nostra antenata, avesse imposto a tutte le donne della famiglia di avere solo figlie femmine e di non dare ai partner un erede maschio. Prima di occuparsi di me mia nonna fece il suo dovere di madre crescendo Abbie, mia madre - mia madre si chiama Abigail, come la famosa Williams. Per la prima volta una donna della famiglia si trovò a dover educare la propria progenie con l'aiuto, se così possiamo definirlo, di un marito, il quale faceva l'impossibile per renderle il compito meno complicato. Purtroppo, come ogni aspetto positivo delle storie, la lasciò presto. Morì per una causa naturale cui mia nonna non ha mai creduto realmente. Ancora oggi la vedo inginocchiata all'altare della sua camera da letto e piangere, sussurrando qualche parola in latino, nella speranza di riuscire ad evocarlo e poterlo finalmente rivedere, e sono certa che presto ci riuscirà. Quando mia madre aveva sedici anni, un anno esatto dopo la morte di suo padre, conobbe Clive. Lui era un ragazzetto di Shreveport, aveva discendenze Normanne e la sua famiglia praticava la magia spirituale, collegata sopratutto agli animali, infatti, nella loro congrega c'erano alcuni licantropi, creature non sempre ben viste nella comunità delle streghe. Non era un ragazzo affidabile, portò Abbie su una strada abbastanza pericolosa, conducevano insieme uno stile di vita poco raccomandabile, e per questo mia nonna cercava di tenerlo a debita distanza. Purtroppo non ci riuscì per molto, anche perché Abbie non glie lo permise. Dopo qualche mese dall'inizio della loro relazione, Clive la convinse ad usare il suo potere ancestrale per attirare e sacrificare metà delle giovani streghe di New Orleans nel cimitero di Lafayette, per ottenere un potere illimitato anche al di fuori dei confini della città - un'energia cui lui avrebbe potuto attingere costantemente - questo causò l'ira delle antenate, cui mia nonna dovette tener testa. L'accordo preso tra Sabine e il consiglio, fu di privare Abbie dei suoi poteri per sempre e di farla letteralmente morire, per riportarla in vita completamente purificata dall'influenza negativa cui era stata sottoposta. Avvenne, Abbie venne costretta a subire il rito di purificazione ma subito dopo i due scapparono, sparirono per due anni, finché una notte lei, appena diciannovenne, non tornò a casa, confessando a Sabine di star commettendo un terribile errore. Clive l'aveva convinta a riottenere i suo poteri, perché era un'ingiustizia quella che le era stata fatta e meritava l'eredità della reggenza nel quartiere francese, e le disse di aver trovato una soluzione: Se avessero procreato e sacrificato la loro progenie a un'entità superiore - superiore anche alle antenate, Elise avrebbe riottenuto i suoi poteri come riconoscimento. Si trattava di una magia più oscura di quella che la mia famiglia praticava da anni con esperienza. Mia nonna provò un tumulto di emozioni, e non seppe se temere il mio arrivo, in quanto figlia dei miei genitori, o se essere felice per l'evento. Convocò subito tutte le streghe della congrega, quelle vive e quelle morte, anche le antenate e fece l'impossibile per per trovare una soluzione a quel terribile evento che stava per accadere, che non solo avrebbe messo in pericolo la loro vita ma avrebbe intaccato l'equilibrio naturale. Clive non si sarebbe fermato facilmente ma Sabine cercò di tenerlo a debita distanza invocando tutto l'aiuto possibile. Avrei dovuto soltanto passare la notte, infatti, il sacrificio sarebbe dovuto avvenire prima dell'alba dopo la mia nascita per avere effetto. Purtroppo, per quanto Abbie avesse fatto la cosa giusta, avvertendo sua madre, lo amava ancora e non era del tutto convinta a volerlo fermare, in più l'idea di riottenere i suoi poteri non le dispiaceva, pensò addirittura che se lui l'avesse tradita ancora avrebbe potuto fermarlo lei stessa, con i suoi poteri riacquisiti, ignorando l'ascendente che lui aveva su di lei. Per questo motivo la notte in cui entrò in travaglio lo informò dell'evento, telefonandogli. Pioveva, c'era una fortissima tempesta e l'allerta meteo al piccolo televisore in cucina comunicò il possibile passaggio di un urgano. Mia madre andò a prendere un bicchiere in cucina e lo trovò proprio lì, poggiato vicino al bancone. Si piegò tenendosi l'addome a causa di una fitta, e diede un urlo, consapevole del fatto che di lì a poco sarei nata. Sabine corse giù per le scale, corse in cucina, lì dove aveva sentito sua figlia urlare, ma quando lo vide tenerla stretta per la schiena si fermò di colpo. Lui la rassicurò, le disse che in quei mesi aveva cambiato idea, il non vedere Abbie lo aveva distrutto, si pentì della sua decisione presa in precedenza e le giurò di essere lì solo per aiutare l'amore della sua vita. Per fortuna Sabine non gli credette, prima si fece aiutare a farla stendere sul bancone della cucina, dove avrebbe partorito, poi impegnò tutte le sue forze, traendo energia da madre natura, e creò una barriera impenetrabile, legandola anche a mia madre, così che non avrebbe potuto avvicinarsi. Lui era molto forte, riuscì a raggiungere la soglia della cucina e guardò mia madre urlare, partorire, poi la vide reggermi tra le braccia, impossibilitato ad avvicinarsi a noi. Rimase a guardarci, e sorrise. Quel sorriso fu la rovina di quel momento, il sorriso del diavolo. E' bellissima, Abbie, ma non c'è un'altra soluzione, è stata concepita per questo scopo e non è nata dal frutto del vero amore - riuscì a convincerla, dicendole che se lei avesse voluto avrebbero potuto trovare il modo per riportarmi indietro, come avevano fatto con lei. Non c'è alcuna giustifica che possa difendere Abbie dalla nomina di madre snaturata, e sono contenta di non aver ereditato la sua debolezza d'animo. Si avvicinò a lui e mi consegnò tra le sue braccia, lui mi prese e mi sorrise, accarezzandomi il mento, disse qualcosa riguardo il nome che avrebbero potuto darmi, poi prese il pugnale con il quale avrebbe dovuto uccidermi, mentre io lo guardavo dritto negli occhi - secondo quanto afferma mia nonna, che pronunciò sottovoce un incantesimo che legava la mia vita alla sua, così che sarebbe morto nel momento in cui mi avrebbe ucciso. Se ci fosse riuscito. Quello che Sabine non sapeva, purtroppo, era che i due innamorati avevano fatto un patto di sangue mesi prima, durante la loro fuga d'amore, che li teneva uniti, quindi, quando mi trafisse, entrambi si indebolirono, si sedettero a terra lentamente, mia madre ancora sudata e sporca di sangue. Lei si inginocchiò incredula, riprendendomi quando lui mi riconsegnò tra le sue braccia, guardando Sabine dal basso e con disprezzo, inveendole contro - sei stata furba - le disse, ridendo quasi - tua figlia non ha ereditato neanche un minimo della tua intelligenza - continuò, lusingandola proprio come fa il diavolo. Mia nonna non pronunciò una parola, mi strappò dalle braccia di mia madre, prima che potessi compiere l'ultimo respiro e allora adoperò la magia nera per salvarmi, sacrificando la vita dei miei genitori per la mia. Come ogni atto di magia nera anche quello richiese un prezzo, oltre la perdita di Abbie per mia madre, ovvero l'obbligo, da parte mia, di visitare il mondo dei morti quando richiesto, se necessario, per le streghe della congrega di New Orleans, il che non è così innocuo come sembra, fa molto male ma va bene così e non perdo mai occasione di ricordarlo ai miei genitori quando mi capita di vederli. Si, perché purtroppo è stato negato loro una vera consacrazione, rimarranno intrappolati in una seconda dimensione finché un ordine superiore non lo deciderà. Mio padre era l'uomo cattivo degli incubi che facevo da piccola, e per cui imparai uno dei miei primi incantesimi, purtroppo è riuscito a scavare tra i miei ricordi, a trovare il modo per tornare quando penso a lui provando un'emozione forte, come l'odio, mia madre invece non è mai stata privata della possibilità di poter ritornare, era lei che non lo faceva, per paura, di quanto l'avrei odiata, paura di non essere capace di amarmi, paura di ciò che Sabine avrebbe pensato di lei, paura di desiderare di voler essere madre, vedendola crescermi, e non poter ricoprire quel ruolo, naturalmente.







    Edited by lunalane` - 17/2/2021, 00:22
     
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